Dragonskull presenta un profilo di Daniele Ancona in italiano
Daniele Ancona a.k.a. Mr. Ed. Sullivan
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. ... Nasce
in Puglia, precisamente a Bari nel profondo sud dell'Italia il 22
Ottobre del 1969. Di solito quando si racconta di una persona, scrivendo
la sua biografia, alla data di nascita segue quella di morte, se il
personaggio è deceduto. Anche se oggi è perfettamente in vita, di
Daniele si può scrivere la data di morte. Deceduto nel 1975, all'età
di sei anni !!! Un
avvelenamento da cibo gli provoca un arresto cardiaco, trasportato in
ospedale, dopo aver tentato la rianimazione attraverso una iniezione
epidurale, i medici confermano il decesso. La madre presente, è in
cinta di un altro bimbo e disperata, corre a trovare un telefono
pubblico, per avvisare dell'accaduto il padre di Daniele, che si trovava
lontano per lavoro. Terminata
la telefonata, la madre si dirige verso il reparto, percorrendo la
strada a ritroso. Ma accadde un avvenimento stranissimo che può essere
raccontato unicamente dalla madre, che ha vissuto qualcosa di
inspiegabile, un avvenimento su cui neanche lei sa dare spiegazione,
mentre dall'altra parte dell'ospedale Daniele, stava vivendo
l'esperienza piú assurda della sua vita, un viaggio che segnerà
definitivamente la sua psiche, esperienza che non ha mai raccontato a
nessuno, poiché troppo intima da condividere. La madre tornando in
ambulatorio, trova il suo bambino seduto sul letto, dove tempo prima era
andato via, per poi svegliarsi infreddolito e totalmente spaesato. La
madre il giorno dopo, perde il bambino che aveva in grembo. Da quel
giorno Daniele non è stato piú lo stesso. Il bambino tranquillo che
tutti conoscevano, era cambiato. Cominciò a disegnare con costanza
maniacale: croci, teschi, creature sinistre e luoghi strani, utilizzando
sempre e solamente un colore: il nero; nonostante il suo astuccio, fosse
provvisto di molti pennarelli colorati. I cimiteri avevano un forte
fascino e l'horror lo attrae. I genitori preoccupati da quell'insolita e
nascente vena creativa e nettamente oscura, pensarono di far controllare
il loro bambino, cambiato radicalmente, forse a causa di un trauma, come
avevano ipotizzato. Ma
ben presto, capirono che quel viaggio che solitamente e naturalmente,
viene fatto una sola volta, ma in questo caso intrapreso per poi tornare
indietro, lo aveva enormemente arricchito e dotato di una forte
sensibilitá. Una strana, oscura e ininterrotta creativitá, lo
distingueva dagli altri bambini. Oggetti indiani, incensi, crocifissi e
amuleti lo attiravano inspiegabilmente, il colore nero, divenne il suo
colore identificativo. Dopo
qualche tempo, mentre guardava uno show in televisione del grande
maestro Silvan, che durante un programma storico eseguiva una
manipolazione di carte, lo colpí e affascinò così tanto, da
cominciare ad acquistare i primi libri di magia e intraprendere, lo
studio dell'arte della manipolazione. Gli anni passavano e la passione
per l'illusionismo cresceva. Ma quella vena oscura che era sotto pelle,
cominciava a pulsare. Nonostante lo studio, fosse indirizzato verso la
parte nettamente classica dell'illusionismo, cominciano le
contaminazioni con cui miscela
senza capire cosa stesse facendo illusionismo e magia rituale, ma era
tutto molto confuso, mancava un equilibrio. All'età
di 9 anni comincia a creare un numero di manipolazione con le carte da
gioco, avendo finalmente trovato un mazzo di carte piccolo e di
cartoncino morbido, all'interno di un uovo di pasqua. Iniziano le
piccole esibizioni in famiglia a scuola e in oratorio. Durante gli anni
seguenti, alcuni testi arrivano per vie traverse tra le sue mani, testi
sull'evoluzione delle religioni, misticismo indiano, lettura dei
tarocchi e della mano, metodi di divinazione. Queste tematiche lo
incuriosiscono, tanto da andare in biblioteca e ricercare testi antichi
sull'occultismo, per capire la filosofia della magia. Aveva 12 anni
quando ha letto 2 volte il “Liber Infernalis”, poi “Aradia,
il Vangelo delle Streghe” e il “ Tesoro delle Streghe” e
trattati sulla magia bianca e nera. All'età di 19 anni, partecipa ad
una competizione per non professionisti: “l'Apprendista Stregone”
dove i maghi si sfidavano a suon di bacchetta, gara in cui arrivò
primo. Terminate
le scuole si diploma diventando Perito in Belle Arti, la pittura la
scultura e l'architettura sono le discipline artistiche di cui imparerà
i segreti, che poi utilizzerà in diverse occasioni lavorative. Verso i
22 anni si trasferisce a Torino, magica per eccellenza, città in cui ha
sede il circolo Amici della Magia. Sono
anni di studio frenetico in tutti i campi magici. Esegue spettacoli in
vari locali anche nella periferia torinese, ma il lavoro diurno,
prendeva gran parte del tempo, quindi gli spettacoli andavano eseguiti
sporadicamente. Lavora anche in teatro come tecnico degli effetti
speciali, trucchi horror, sangue e protesi di lattice, vengono creati
nel suo laboratorio, per soddisfare le richieste delle rappresentazioni
in cui lavora. Inizia
a trovare i primi equilibri tra illusionismo e magia rituale nel 1995 e
capita che presso una casa magica,
acquista un libro che finalmente gli fa capire la sua
l'appartenenza. Quella filosofia improntata sulla magia arcaica, mista
al teatro e all'illusionismo, che una volta fusa come in un processo
alchemico, metteva a nudo la sua anima oscura, poneva un termine alla
ricerca di anni: si riconobbe come bizzarrista. Il testo era: Mentalismo
e Magia di Alfonso Bartolacci. La Magia Bizzarra era cosa sconosciuta in
Italia, nonostante il successo di questo libro sulla Bizarre. Questo
suo modo di fare magia rimane nell'ombra, poiché Daniele sente di
essere un'autentica mosca bianca, rispetto ai suoi colleghi. Continua
con gli anni a studiare materie occulte, per poter avere conoscenza e
materiale da poter trasformare in nuovi giochi o nuovi attrezzi. Per la
sua passione e competenza nella manipolazione delle carte, viene
contattato dal circolo Bartolomeo Bosco di Torino, dove inizia ad
insegnare la materia, creando sessioni settimanali in cui spiegava
teoria e pratica. Nel
2012 la passione per la manipolazione, diventa un libro: Manipolazione
Scenica delle Carte di 150 pagine edito da Di Fatta Editore, un lavoro
completo durato un anno e mezzo, testo che presenterà nei principali
circoli torinesi con due conferenze. Con questo testo si avverano due
sogni che portava dietro sin dall'infanzia: scrivere un il libro di
magia e conoscere il suo mentore Silvan, ebbene
il maestro italiano, concede a Daniele l'onore di utilizzare una
recensione per il suo libro, per poi in seguito conoscerlo di persona. Di
seguito inizierà una collaborazione con l'Accademia Magica di Torino,
in cui sarà docente di manipolazione. A questo punto la vena nera, che
aveva sottopelle esplode. La magia bizzarra diventa la branca che lo
rappresenta. Le arti pittoriche che aveva appreso durante gli studi, gli
permetteranno di costruire giochi dalle caratteristiche altamente
artistiche e falsi storici. Pezzi che mettono in evidenza la sua
conoscenza sui materiali e la sua estrema fantasia e creatività,
nell'inventare routinne e trick bizzarri di ogni genere. Esegue su
richiesta spettacoli a tema dark ma saltuariamente, poiché il lavoro
diurno continua a divorare gran parte della giornata. Sempre
nel 2012 scrive un fascicolo: Scotch & Soda, piccolo lavoro su un
trick definito nel libro "miracoloso", testo distribuito da Di
Fatta editore. Nel Dicembre del 2013 iniziano i lavori del libro:
Bizarre Magick, viaggio oscuro nei giochi di prestigio. L'intenzione è
quella di portare a termine il lavoro importante fatto da Bartolacci con
il libro Mentalismo e Magia, ovvero far conoscere ulteriormente la
branca ai colleghi italiani, con un libro completo e che porti a
riflettere sulle potenzialità della branca. Nel testo vuole mostrare le
sue creazioni oscure e magiche, oltre alle versioni classiche di questo
genere, da lui rivisitate di grandi artisti della Bizarre, giochi che
hanno fatto la storia, come quelli del maestro Eugene Burger,
Christian Chelman, Tony
Criss, Reverend Tristan e altri ancora. Il
libro non è un'opera auto celebrativa, ma ha voluto inserire anche
contributi di altri artisti e pensatori, oltre a veri esperti mondiali
su tarocchi e manufatti Bizarre. Daniele
si definisce un “Dark Inside”, un bizzarrista puro. Il futuro è
sempre un'incognita, ma di certo c'è solo la voglia di andare avanti,
studiare metodi nuovi e creare fantastici manufatti Bizzarri. Karl
Bartoni scrive : "Ho visto molte fotografie di oggetti di scena che
Daniele ha costruito per i suoi effetti Biazzre e routine , ammirato da
molti tra cui il ritardo Ed Solomon . Purtroppo spazio web attuale non
consente a tutti di essere inclusi qui, ma qui sotto sono solo quattro
esempi" .
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